martedì 17 marzo 2020

Munich Machine (1977)



Per certi versi si potrebbe definire questo ensemble come la risposta europea al funk americano; un gruppo di musicisti sessionisti che ha suonato nella maggior parte dei prodotti discografici usciti da Monaco nella seconda metà degli anni '70. Molti di loro erano inglesi ( Keith Forsey , Gary Unwin, Les Hurdle) mentre Mats Björklund veniva dalla Svezia, Thor Baldursson dall'Islanda e Dino Solera dall'Italia - erano quelli che sostenevano alcuni degli artisti più famosi dell’eurodisco. Il nome Munich Machine è stato inventato dall'italiano Giorgio Moroder e da Pete Bellotte, il team di produttori dietro Donna Summer (ah ... lo sapevate). “Get On The Funk Train” brano di 15 minuti e 45 secondi che occupava l'intera Side A del loro album di esordio, pubblicato rispettivamente su Oasis (Europa) / Casablanca Records (US) e’ il brano trionfante che ha contribuito a regalare a questo gruppo un posto rilevo nell’Olimpo della Disco Music. Se qualcuno di voi se lo ricorda con la copertina è abbellita con un ritratto oltraggioso di Shusei Nagaoka di due robot danzanti e’ segno che avete tra le mani la versione americana del vinile.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

https://mega.nz/#!UigUAbRI!CBqqBcpwnv0B-96oJHnw7NySne815gTNAbI4FtauO24

Guitarradeplastico,scraping oddities ha detto...

Many thanks