martedì 31 dicembre 2019

Love Unlimited Orchestra – Let ‘Em Dance (1981)



Love Unlimited Orchestra e non semplicemente Love Unlimited. Le due formazioni sono legate, imparentate se mi passate il termine, ma non sono la stessa cosa. La Love Unlimited Orchestra è l’ensemble orchestrale formato da una quarantina di elementi che accompagnava il grande Barry White negli anni Settanta. Le canzoni di White devono la loro seducente personalità soprattutto alla voce inconfondibile del “maestro”, ma anche ai suoni lussureggianti dell’Orchestra. Il gruppo prende nome dalle Love Unlimited, il trio vocale che soleva accompagnare White all’inizio della sua carriera. In origine, la Love Unlimited Orchestra doveva limitarsi ad accompagnare le Love Unlimited nel loro primo album del 1972. Col tempo, il gruppo ha assunto dignità propria, diventando inseparabile dallo stesso White. Il debutto dell’Orchestra come entità a sé stante, ovvero non solo come ensemble d’accompagnamento, è del 1974. In quell’anno escono addirittura tre album. Di lì a poco entrerà a far parte della formazione un giovane sassofonista di nome Kenny Gorelick, che diventerà celebre come Kenny G.

lunedì 30 dicembre 2019

Anita Ward – Song Of Love (1979)



Un disco, un centro. E poi il silenzio. Salita alla ribalta rapidamente grazie a “Ring My Bell”, canzone guida d’un 45 giri che gli appassionati di disco music ricordano ancora con immenso piacere, Anita Ward è sparita dalle scene con altrettanta velocità. Nata nel dicembre 1956 a Memphis, Tennessee, durante gli studi si fa le ossa come cantante gospel col Rust College A Cappella Choir. Continua a pensare alla musica ma senza profitto. Studia psicologia e diventa maestra elementare. Il suo manager di allora, Chuck Holmes, la mette in contatto con un autore chiamato Frederick Knight, che scrive per lei alcune canzoni di prova. Quando si accorge della sua bravura, Knight insiste perché Anita incida un intero album per la sua etichetta, la Juana Records. All’interno, pensa Knight, dovrà esserci una canzone da lui scritta ma poi messa da parte: “Ring My Bell”.Il bello è che la cantante sulle prime non vuole cantare “Ring My Bell”. Una volta convinta, acconsente a inciderla con Knight che suona gran parte degli strumenti accompagnato da uno dei primi esemplari di batteria elettronica. Nessuno può prevedere il successo di quel brano, che nell’estate del ‘79 arriva primo in classifica sbaragliando concorrenti affermate del calibro di Donna Summer e Sister Sledge

domenica 29 dicembre 2019

USA-European Connection – Come Into My Heart (1978)





Boris Midney e’ stato sicuramento uno dei piu’ enigmatici produttori dell’era disco. Ogni sua opera appare fresca coma la prima volta che l’abbiamo ascoltata. Il suo sound e’ basato su variazioni di temi sinfonici, un massiccio uso del riverbero, un ingegnoso impiego di arpe xilofoni e percussioni tribali e ritmiche che strizzava un’occhio alle produzioni Eurodisco. Questo era il suo marchio di fabbrica che appare in tutto il suo splendore nel progetto del 1978 targato USA-European Connection, album pubblicato su etichetta Marlin che con il singolo che ha dato il titolo all’album raggiunse il primo posto delle Dance Chart.

sabato 28 dicembre 2019

Studio 54 Tribute VoL.13



Ma il 13 porta o non porta sfortuna ?
Tracklist
1-Chic-Chic Cheer
2-Ecstasy Passion & Pain-Touch & Go
3-Sister Sledge-He's The Greatest Dancer
4-Kelly Marie-Loving Just For Fun
5-Curtis Mayfield-Love Me, Love Me Now
6-J.R. Funk-Feel Good, Party Time
7-Firefly-Love Is Gonna Be On Your Side
8-Jimmy Bo Horne-Is It In
9-Carol Douglas-My Simple Heart (DJ Blue Edit)
10-Candi Staton-When You Wake Up Tomorrow
11-André Gagnon-Ta Samba
12-Barry Manilow-Copacabana
13-France Joli-Feel Like Dancing
14-Dynasty-I've Just Begun To Love You
15-Change-A Lover's Holiday
16-Young & Company-I Like
17-Brothers Johnson-Stomp
18-Project-Love Rescue
19-Trussell-Love Injection
20-Jimmy Bo Horne-Spank
21-The Bay City Rollers-Don't Stop The Music
22-Tavares-Heaven Must Be Missing An Angel
23-The Whispers-It's A Love Thang
24-Tina Charles-Disco Fever
25-Santa Esmeralda-Don't Let Me Be Misunderstood
26-George McCrae-Kiss Me
27-Instant Funk-Bodyshine
28-John Davis-Love Magic
29-Mantus-Rock It To The Top
30-Patrick Juvet-I Love America
31-Voyage-Tahiti, Tahiti
32-Carrie Lucas-I Gotta Keep Dancin' (Keep Smilin')
33-Cerrone-Love In C Minor
34-Roberta Kelly-Trouble Maker
35-Donna Summer-Say Something Nice
36-Jimmy James & The Vagabonds-I Can't Stop My Feet
37-Arpeggio-Love & Desire
38-Voyage-Keychak Fantasy
39-Fatback Band-(Do The) Boogie Woogie
40-Ritchie Family-Put Your Feet To The Beat
41-D. C. Larue-Let Them Dance
42-Foxy-Get Off
43-Manhattan Transfer-Twilight Zone
44-Love & Kisses-Thank God It's Friday
45-L.A.X.-Dancin' At The Disco
46-Munich Machine
Get On The Funk Train
47-Black Soul-Black Brothers
48-Mouzon's Electric Band-Everybody Get Down
49-Anthony White-I Can't Turn You Loose
50-The Ring-Savage Lover
51-Tantra-The Hills Of Katmandu
52-Musique-Keep On Jumping
53-Stratavarious-I Got Your Love
54-La Flavour-Mandolay
55-Edwin Starr-H.A.P.P.Y. Radio
56-Bryan Adams-Let Me Take You Dancing
57-Evelyn Champagne King-Shame
58-Theo Vaness-As Long As It's Love
59-Sylvester-Dance (Disco Heat)
60-The Bay City Rollers-I Only Want To Be With You

venerdì 27 dicembre 2019

Harry Thumann – American Express (1979)



Come primo impatto il nome di questo compositore musicista e produttore tedesco ci dice poco o nulla, eppure sono convinto (al meno tra i maschietti) che nel 1979 e 1980 almeno una volta alla settimana ascoltevamo il suo brano piu’ famoso. “Underwater” infatti e’ stata la sigla della popolare trasmissione “La Domenica Sportiva”. Harald “Harry” Thuman inizia la carriera come batterista ma sono la passione per l’elettronica che lo porta a progettare ed inventare i primi sintetizzatori e tastiere elettroniche nella propria abitazione prima di fondare i Countrylan Studios a Germering vicino a Monaco. Riconosciuto il potenziale del MIDI (Musical Instrument Digital Interface) utilizzando i computer Commodore 64 con le schede MIDI, contribui’ all’evoluzione dei synth in sistemi modulari.

sabato 21 dicembre 2019

Studio 54 Tribute Vol.12



Buon ascolto !!!
Tracklist
1 Sharon Redd In The Name Of Love
2 Yvonne Ellimans Love Pains
3 Voggue Love Buzz
4 Roni Griffith Love Is The Drug
5 Gino Soccio It's Alright
6 Kat Mandu I Wanna Dance
7 Michael Zager Band Let's All Chant
8 Donna Summer Spring Affair
9 Manhattan Transfer Twilight Zone
10 Munich Machine Get On The Funk Train
11 Harold Melvin & The Blue Notes The Love I Lost
12 Jimmy Bo Horne Gime Some
13 Donna Summer Our Love
14 Village People Y.M.C.A.
15 Boney M. Rasputin
16 Ripple The Beat Goes On
17 El Coco Cocomotion
18 Giorgio Moroder From Here To Eternity
19 Love & Kisses Thank God It's Friday
20 Village People San Francisco
21 D. C. Larue Let Them Dance
22 D.D.Sound Cafe
23 The O'Jays I Love Music
24 The Trammps Disco Inferno
25 Norma Jean Saturday
26 Janis Ian Fly Too High
27 Gloria Gaynor How High The Moon
28 Dan Hartman Instant Replay
29 Voyage From East To West
30 Frankie Valli Soul
31 Linda Clifford Shoot You're Best Shot
32 Barry White You're The First, The Last My Everything
33 Sheila & Devotion Spacer
34 Freddie James Get Up And Boogie
35 John Davis & The Monster Orchestra Ain't That Enough For You
36 Edwin Starr Contact
37 Bonnie Pointer Heaven Must Have Sent You
38 Karen Silver Hold On I'm Coming
39 Theo Vaness As Long As It's Love
40 Village People Macho Man
41 Patrick Adams I'm A Big Freak
42 Amant If There's Love
43 USA European Connection Come Into My Heart
44 Instant Funk Crying
45 The Trammps Love Epidemic
46 Fatback Band (Do The) Boogie Woogie
47 CJ & Co Devils Gun
48 Coffee I Wanna Be With You
49 A Taste Of Honey Boogie Oogie Oogie
50 Glitter Band Makes You Blind
51 Bee Gees You Should Be Dancing
52 Jackie Moore This Time Baby
53 Gino Soccio Dancer
54 Daddy Dewdrop Nanu Nanu
55 James Wells True Love Is My Destiny
56 Luisa Fernandez Lay Love On You

venerdì 20 dicembre 2019

Billy Ocean - City Limit (1980)



Prima di lui, i cantanti provenienti dai Caraibi erano eccezioni, outsider considerati soli per il grado di esotismo che riuscivano ad evocare. Billy Ocean (all’anagrafe Leslie Sebastian Charles) ha aperto una porta, dimostrando che non è necessario essere americani o inglesi per fare pop e avere successo. Nato a Trinidad nel 1950, a soli 8 anni è già in Inghilterra. Teenager, si fa le ossa nei club di Londra mentre per sbarcare il lunario lavora alla Ford. A 24 anni pubblica un singolo a nome Scorched Earth, ma il vero debutto è l’album “Billy Ocean” del 1975. Nonostante il discreto successo del singolo “Love Really Hurts Without You”, ci metterà ben cinque anni prima di pubblicare un altro album. Ma quando tornerà sulle scene, lo farà alla grande, pubblicando nel 1980 “City Limit”, etichetta GTO forse il suo migliore tra i suoi lavori dal quale vennero estratti una serie di singoli capaci di scalare le americane.

giovedì 19 dicembre 2019

Wing And Prayer Fife And Drum Corps - Babyface (1976)



Il primo dei due album pubblicati entrambi su etichetta Atlantic per questa formazione che includeva il meglio del meglio dei turnisti in circolazione, pur mantenendo l’impronta da dancefloor non disdegna di esplorare il territorio dello swing e delle big band riprendendo in chiave disco alcuni classici di Broadway, brani del repertorio pop del passato. Un album dove a farla da padrone e’ il mix tra un’imponente orchestrazione supportata da un piacevole accompagnamento vocale tutto al femminile.

mercoledì 18 dicembre 2019

Cafe Creme – Discomania (1977)



Gruppo pop francese formato da Jacky Arconte, Frederick Grenier e Denis Hekimian, che nel 1977 imperversarono in tutte le radio d’Europa con il brano “Discomania” medley che includeva I piu’ grandi successi dei Beatles. Pubblicato dalla EMI divento’ uno dei dischi piu’ venduti nel vecchio continente di quell’anno.

martedì 17 dicembre 2019

John Davis & The Monster Orchestra – Night And Day (1976)



C’è stato un periodo nella storia della Disco Music in cui computer, sequencer ed ammennicoli vari non erano ancora entrati nell’uso comune, per lo meno in uno studio di registrazione. Prima dell’avvento dei primi pionieri dell’Era Informatica, la musica era suonata con strumenti veri e da musicisti in carne ed ossa. Invece di avere un gruppo di ingegneri intenti ad armeggiare con manopole, cursori e pulsanti era solito trovare in uno studio di registrazione un esercito di musicisti e perfino orchestre sinfoniche al completo con i loro strumenti pronti a dar vita con le loro performance ad improvvisate jam session con lo scopo di confezionare un disco. A questi straordinari sessionisti a volte bastava dare uno sguardo allo spartito per esibirsi in spregiudicate ed a volte sconvolgenti improvvisazioni su qualsiasi tipo di ritmo. Tra i tanti “ensamble” che popolarono le scene negli anni 70, una citazione particolare merita la Monster Orchestra di John Davis, che con i suoi quattro lavori pubblicati dal 1976 al 1979, non lasciò mai delusi i ballerini e gli audiofili dal palato più fine.
John Davis balzò all’attenzione dei critici fin dal primo album pubblicato nel 1976 come John Davis & The Monster Orchestra: “Night And Day”. Questo lavoro si apre con l’unico brano “originale” dell’album. quel “I Can’t Stop” che rappresenta il pezzo di punta dell’LP e che, caso più unico che raro nella storia del musicista, ci sorprende per la lunghezza “solamente 5 minuti e rotti”. Per il resto la “prima” è un tributo al grandissimo Cole Porter (1891-1964) il compositore americano che ebbe il merito di ridare lustro al musical ed al teatro rispolverando i classici di Gershwin ed adattandoli ai suoi tempi. Dopo averli velocizzati e resi ballabili ecco che capolavori come “Night And Day”, “I've Got You Under My Skin” e “It's De-Lovel” (solo per citarne alcuni) tornano a far sognare una nuova generazione di ballerini.

lunedì 16 dicembre 2019

Tony Silvester And The New Ingredients – Magic Touch (1976)



Quando la Mercury Records mise sotto contratto Tony Silvester, membro originario del gruppo Main Ingredient (gruppo che dal 1965 al 1972 aveva contribuito all’affermazione della Motown) per il suo rilancio puntò su Patrick Adams. Il singolo che ne escì fuori a nome Tony Silvester & The New Ingredient, “Pazuzu”, fece arrossire perfino “Love To Love You Baby” di Donna Summer, con una differenza non da poco conto, la sua programmazione nelle radio fu praticamente relegata alle ore serali; in Italia fu censurata, boicottata ed oscurata. Il motivo è semplice l’amplesso che si consuma nei pur brevi cinque minuti del brano è il frutto dell’unione tra una donna ed un … demone. Pazuzu è una figura tratta dalla mitologia Babilonese, il demone era il re degli spiriti dell'aria, e figlio del dio Hanbi, raffigurato in iconografia con corpo umano, testa di leone o cane, uno scudo ai piedi, due paia di ali e coda di scorpione (questo mi aiuta a capire il motivo della durata del brano). Credo che comunque il duo Silvester/Adams si fossero orientati per il titolo di questo brano a qualcosa di più recente e precisamente a “L’Esorcista” (è il demone a cui si fa da riferimento per tutta la saga). Ma torniamo al motivo. Se da un lato le radio non riservarono a questa traccia molto spazio, in discoteca diventò uno dei numeri uno dell’anno; il brano per eccellenza da programmare quando l’atmosfera è “quella giusta”.
Fin dalle prime battute si ha l’impressione di avere a che fare con qualcosa di straordinario. Il breve accordo (synth/chitarra/batteria) ripetuto per oltre 90 secondi non è casuale e ci introduce nella realtà del brano dove niente è lasciato all’immaginazione. La voce fa da sottofondo introduce prima i corni e subito dopo gli archi, quegli archi che dopo il martellante monocorde iniziale liberano una melodia romantica ma decisamente carica di pathos. Per valorizzare la composizione, nell’ascolto domestico, provate a sorvolare sui gemiti della “prescelta” (o predestinata, fate voi) in questo amplesso e concentratevi esclusivamente sul tema musicale e vi renderete conto che avete a che fare con uno dei migliori pezzi scritti ed arrangiati da Adams.
Anche questo singolo è il preludio di un album che viene pubblicato qualche mese più tardi “Magic Touch” dove Adams firma l’intero lato A (con la splendida traccia che da il titolo all’album) ed i primi due brani del lato B.

domenica 15 dicembre 2019

Narada Michael Walden – The Dance Of Life (1979)



Non è una star. Pochi conoscono i lineamenti del suo viso. Il suo nome non è noto ai più. Eppure Narada Michael Walden è stato per un ventennio uno dei personaggi chiave della discografia americana, contribuendo alla creazione dei successi di artisti del calibro di Aretha Franklin e Whitney Houston. Produttore e a sua volta artista solista, Narada Michael Walden nasce come jazzista, avendo suonato appena ventunenne come batterista nella Mahavishnu Orchestra di John McLaughlin. Il suo primo album “Garden Of Love Light” (1977) dà vita a un successo minore intitolato “Delightful”, ma Walden dovrà aspettare il terzo lavoro per affermarsi come artista: “The Dance Of Light”, di fine ’79 etichetta Atlantic, origina il singolo “I Shoulda Loved Ya”, quarto nella classifica rhythm & blues americana. Walden continuerà a produrre 45 giri da classifica per tutta la prima metà degli anni Ottanta.

sabato 14 dicembre 2019

Studio 54 Tribute Vol.11



Altra puntata ... buon ascolto !!!
Playlist
1-Jermaine Jackson-Let's Get Serious
2-Kelly Marie-Love Trial
3-Firefly-Love Is Gonna Be On Your Side
4-Evelyn King-I'm In Love
5-Gino Soccio-Try It Out
6-Visage-Fade To Grey
7-Denise Lasalle-Try My Love
8-Dynasty-Do Me Right
9-Delegation-Heartache No.9
10-France Joli-Feel Like Dancing
11-Telex-Soul Waves
12-Crown Heights Affair-You Gave Me Love
13-Geraldine Hunt-Can't Fake The Feeling
14-L.A.X.-All My Love
15-Roni Griffith-Desire
16-Jimmy Bo Horne-Is It In
17-Billy Ocean-Stay The Night
18-Carol Douglas-My Simple Heart
19-Change-A Lover's Holiday
20-Dynasty-I've Just Begun To Love You
21-Rod-Shake It Up
22-The Whisper's-It's A Love Thang
23-Rose Royce-R.R. Express
24-Young & Company-I Like
25-SOS Band-Take Your Time
26-Jermaine Jackson-Burnin' Hot
27-Bobby Thurston-You Got What It Takes
28-Frankie Smith-Double Dutch Bus
29-Rocky Mizell-Let's Go Dancing
30-The Brothers Johnson-Stomp
31-Ronnie Jones-Video Games
32-Stacy Lattisaw-Jump To The Beat
33-Kool & The Gang-Celebrate
34-Jackson 5-Lovely One
35-Latoya Jackson-If You Feel The Funk
36-Cheryl Lynn-Shake It Up Tonight
37-Voggue-Love Buzz
38-The 202 Machine-Get Up
39-First Choice-Let No Man Put Asunder
40-The Spinners-Working My Way Back To You
41-Fantasy-You're Too Late
42-Boys Town Gang-Cruisin' The Streets
43-PLayback-Space Invaders
44-Jackson 5-Can You Feel It
45-Foxy-Party Boys
46-Kano-It's A War
47-Linda Clifford-Shoot You're Best Shot
48-Frankie Valli-Soul
49-Carrie Lucas-It's Not What You Got
50-Buggles-Video Killed The Radio Stars
51-Jerry Knight-Now That She's Rockin'
52-Jackson 5-Walk Right Now
53-The Quick-Young Men Drive Fast
54-Kat Mandu-The Break
55-The Ring-Savage Lover
56-Sheila & Devotion-Spacer
57-Bryan Adams-Let Me Take You Dancing
58-Rosebud-Have A Cigar
59-Claudja Barry-Boogie Woogie Dancin Shoes

venerdì 13 dicembre 2019

Gregg Diamond Bionic Boogie – Hot Butterfly (1978)



Un altro sontuoso lavoro prodotto da Gregg Diamond. Questo album pubblicato nel 1978 su etichetta Polydor e’ stato uno dei migliori lavori prodotti in quell’anno raggiungendo il # 8 della Top 100 di Bilboard e restando in classifica per 16 settimane. Il brano che da il titolo all’Lp vede per l’ennesima volta la presenza di Luther Vandross in qualita’ di cantante.

Il Singolo del Mese: Night Force - Dance (1980)



rank Lester William J. DeGryse, un nome sconosciuto ai piu', produttore e vocalist fiammingo e' il volto che si cela dietro questo gruppo. Nel 1980 piazzano in vetta alle classifiche dance europee questo singolo. Stranamente, nonostante l'ottimo riscontro (a mio parere uno dei brani piu' "performanti" nella storia della disco), non viene seguito dalla pubblicazione di alcun album.

Gina X Performance – Nice Mover (1979)



Eleganti pionieri dell'elettronica i Gina X Performance si sono formati nel 1978 come collaborazione tra la cantautrice e cantante carismatica Gina Kikoine e lo scrittore produttore musicista Zeus B. Held . Originari di Colonia, i GXP hanno saputo miscelare sapientemente il pop dell'Euro-Disco con una sensibilità esecutiva d'autore, oltre a immagini sessualmente provocanti.
I singoli classici “No GDM” e “Nice Mover” hanno prodotto suoni e ritmi che avrebbero dominato la scena new wave europea nei decenni dopo.

giovedì 12 dicembre 2019

Joe Thomas – Get In The Wind (1978)



Nel 1978 in molti si chiesero da dove arrivasse e cosa aveva spinto questo grandissimo e “stagionato” flautista e sassofonista jazz quando decise di dedicare il suo primo pezzo dance ai chiaccherati bagni pubblici dell’East Side di NYC dove tutto o quasi era consentito. “Plato’s Retreat” ovvero il brano di punta dell’LP e’ comunque un brano di gran classe con la presenza di vocalist del calibro di Diva Gray, Joceline Brown e Gwen Guthrie che cantano in stile tribale su sontuosi sottofondi disseminati di break poliritmici di tutto rispetto. Per la cronaca il singolo inciso su etichetta TK Records raggiunse il #11 della Dance Chart di Billboard.

mercoledì 11 dicembre 2019

Gloria Gaynor – Never Can Say Goodbye (1975)



Nel 1975 tutti I brani che spopolavano sulle piste da ballo avevano un limite fondamentale: non superavano quasi mai i tre minuti (durata standard per quasi tutti i generi). A porre rimedio a tutto cio’ ci penso’ Gloria Fowles in arte Gloria Gaynor. Il suo album d’esordio, inciso su etichetta MGM Recors fu il primo nella storia a proporre diversi brani fusi assieme in un medley senza pause: “Honeybee” scivolava in “Never Can Say Goodbye” che a sua volta si trasformava in “Reach Out I’ll Be There” per un totale di circa venti minuti in grado di far scatenare il piu’ frenetico dei climax.
Per tutto il 1975 il medley della side A dell’album percorse in lungo ed in largo le onde radio del pianeta e non ci fu deejay che lo tenesse a portata di giradischi. Il Long Playing della Gaynor segno’ l’inizio di una nuova era, prefigurando una formula che sarebbe diventata lo standard della musica disco.

Johnnie Taylor – Ever Ready (1978)



Giovane fenomeno gospel, grintoso esponente Stax, dominatore di classifiche, soul blues coraggioso - Johnnie Taylor in qualche modo è sempre riuscito ad adattarsi ai tempi, e ha trasformato quella versatilità in una carriera di cantante che è durata quasi quattro decenni. Soprannominato il "Filosofo del Soul" durante il periodo in cui era sotto contratto con la Stax. Quando la Stax andò in bancarotta nel 1975, Taylor passò alla CBS / Columbia, debuttando nel 1976 con l'album “Eargasm” . Il suo primo singolo, "Disco Lady", è stato un successo istantaneo, catturando lo spirito dell'epoca e vendendo oltre due milioni di copie (anche se alcuni fan del soul continuano a discutere se sia stata una vera canzone da discoteca). "Disco Lady" è stata la prima hit pop numero uno di Taylor, nonostante abbia perso l'airplay per i suoi testi apparentemente suggestivi, la CBS lo spinse con entusiasmo a registrare materiale più orientato alla disco, qualcosa con cui Taylor non era straordinariamente a suo agio. Nonostante cio’ l’album del 1978, irrompe nelle classifiche di vendita ed il singolo “Hey Mister Melody Maker” diviene uno dei piu’ programmati in radio e molto ballato in discoteca.

Stephanie Mills - What Cha' Gonna Do With My Lovin' (1979)



La chiamavano la ragazzina col vocione. Perché non si spiegavano come una ragazza minuta, dall’aspetto gracile e indifeso, potesse tirar fuori tutta quella voce e interpretare con tanta padronanza le canzoni del musical “The Wiz”, basato sul “Mago di Oz”. Ma Stephanie Mills è sempre stata capace di spiazzare e di passare, ad esempio, da Broadway alla disco music. Nata a Brooklyn nel 1957, Stephanie si era misurata fin da piccola col gospel. Bambina prodigio, aveva iniziato ad esibirsi davanti a un pubblico a soli 9 anni d’età, vincendo un concorso dietro l’altro. Non notarla era impossibile, da bambina prodigio Stephanie Mills diventa una professionista che macina un hit dietro l’altro. Nel 1979 prodotta da James Mtume e Reggie Lucas, entra in classifica con “Whatcha Gonna Do With My Lovin’” e coi singoli da esso estratti tutti ad orientamento disco E’ solo il primo di una lunga serie di album che determineranno una fantastica carriera piu’ che meritata.

martedì 10 dicembre 2019

Yarbrough & Peoples – The Two Of Us (1980)



Al secolo Cavin Yarbrough e Alisa Peoples gia’ membri di Gap Band nel 1980 decisero di tentare la carriera come duo vocale mantenendo comunque il sound che caratterizzava tutti i lavori della band di provenienza. Quell’anno il singolo "Don't stop the music" divenne un hit-single nel Regno Unito in 1980, con l’uscita del secondo singolo "You're my song" su etichetta Mercury viene pubblicato questo album che divenne disco d’oro per vendite, il primo di quattro album che accompagneranno gli amanti del genere vino al meta’ anni ottanta.

lunedì 9 dicembre 2019

People’s Choice – Boogie Down U.S.A. (1975)



Non era uno dei gruppi di punta del Philadelphia Sound, ma centrò in quello stile un hit favoloso intitolato “Do It Any Way You Wanna”. I People’s Choice si formarono a Philadelphia all’inizio degli anni Settanta su iniziativa del cantante e tastierista Frank Brunson con i cantanti Marc Reed e Valerie Brown, il batterista David Thompson, i tastieristi Clifton Gamble e Bill Rodgers, i chitarristi Darnell Jordan e Johnnie Hightower, il bassista Stanley Thomas. Più che un gruppo, era una piccola orchestra specializzata in brani strumentali. Messi sotto contratto dalla International, nel 1975 i People’s Choice arrivarono al numero 1 della classifica con “Do It Any Way You Wanna”.

domenica 8 dicembre 2019

Studio 54 Tribute Vol.10



.. e con questo siamo a dieci. Ditemelo se vi ho stancato !!!
intanto consolatevi con la playlist:
1-The Four Season-Oh What A Night
2-George McCrae-Rock Your Baby
3-Chanson-Don't Hold Back
4-Gloria Gaynor-Let's Make A Deal
5-AWB-Pick Up The Pieces
6-Bumblebee Unlimited-Love Bug
7-The Hues Corporation-Rock The Boat
8-First Choice-Love Thang
9-LTD-Back In Love
10-Slave-Just A Touch Of Love
11-Lou Rawls-You'll Never Find Another Love Like Mine
12-M-Pop Muzik
13-Brick-Dazz
14-D.D. Sound-Shopping Baby
15-Delegation-You & I
16-Peter Brown-Dance With Me
17-People´s Choice-Do It Anyway You Wanna
18-Barry White-Can't Get Enough Of Your Love
19-Instant Funk-I Got My Mind Made Up
20-Ecstasy Passion & Pain-Touch & Go
21-McFadden & Whitehead-Ain't No Stoppin Us Now
22-Kool & The Gang-Ladies Night
23-KC & The Sunshine Band-I'm Your Boogie Man
24-MFSB-TSOP
25-Love De Luxe-Here Comes That Sound Again
26-Gloria Gaynor-I Will Survive
27-Double Exposure-My Love Is Free
28-Dr. Buzzard's-Cherchez La Femme
29-Emotions-Best Of My Love
30-Cheryl Lynn-Got To Be Real
31-Gary Criss-Rio De Janeiro
32-Van McCoy-The Hustle
33-Bebu Silvetti-Spring Rain
34-Shalamar-Make That Move
35-Sister Sledge-We Are Family
36-Candi Staton-Run To Me
37-T Connection-At Midnight
38-Tina Charles-Disco Fever
39-Denise Lasalle-Freedom To Express Yourself
40-Bionic Boogie-Chains
41-Jesse Green-Flip
42-André Gagnon-Samba
43-Carol Douglas-Burnin'
44-The Constellation Orchestra-Funk Encounter
45-Alma Faye Brooks-Stop I Don't Need No Sympathy
46-Celi Bee-Superman
47-Suzi Lane-Harmony
48-The Lovers-Discomania (Medley)
49-The Ritchie Family-The Best Disco In Town
50-Jackson 5-Lovely One
51-Yvonne Ellimans-Love Pains
52-Sharon Redd-In The Name Of Love
53-Stars On 45-Stars On 45
54-Boys Town Gang-Cruisin' The Streets
55-Carol Jiani-The Woman In Me
56-Voggue-Love Buzz
57-The Spinners-Working My Way Back To You
58-Vivien Vee-Give Me A Break
59-Linda Clifford-Shoot You're Best Shot

Studio 54 Tribute Vol.09



Siete pronti per altre tre ore non stop dance ... immagino di si' quindi eccovi accontentati !!!
Playlist
Studio 54 Tribute Vol.9
1-Edwin Starr-Contact
2-Witch Queen-Bang A Gong
3-Esther Phillips-What A Difference A Day Makes
4-Stratavarious-I Got Your Love
5-Theo Vaness-As Long As It's Love
6-Sheila & Devotion-Spacer
7-Evelyn Champagne King-Shame
8-Village People-Macho Man
9-Musique-In The Bush
10-Sylvester-Dance (Disco Heat)
11-Machine-There But For The Grace Of God Go I
12-The Three Degrees-The Runner
13-Peaches & Herb-Shake Your Groove Thang
14-France Joli-Come To Me
15-Ferrara-Love Attack
16-Arpeggio-Love & Desire
17-Anthony White-I Can't Turn You Loose
18-Donna Summer-Say Something Nice
19-Amii Stewart-Jealousy
20-Martin Circus-Shine Baby Shine
21-Amant-If There's Love
22-Voyage-Lady America
23-Barry White-You're The First, The Last, My Everything
24-Jimmy James & The Vagabonds-I Can't Stop My Feet
25-Dan Hartman-Instant Replay
26-Carrie Lucas-I Gotta Keep Dancin' (Keep Smilin')
27-Bunny Siegler-By The Way You Dance
28-Anita Ward-Ring My Bell
29-Jackie Moore-This Time Baby
30-Mantus-Rock It To The Top
31-The Ritchie Family-Put Your Feet To The Beat
32-Patrick Norman & The Blacklight Orchestra-Let's Try Once Again
33-War-Good Good Feelin
34-Gibson Brothers-Cuba
35-A Taste Of Honey-Boogie Oogie Oogie
36-Gloria Gaynor-Reach Out
37-Roberta Kelly-Zodiacs
38-The Jackson-Shake Your Body (Down To The Ground)
39-Suzi Lane-Harmony
40-Ashford & Simpson-Found A Cure
41-Love & Kisses-How Much, How Much I Love You
42-Coffee-I Wanna Be With You
43-Fatback Band-(Do The) Boogie Woogie
44-Harvey Mason-Groovin' You
45-Salvatore Adamo-Je Danse
46-Harold Melvin-The Love I Lost
47-Bonnie Pointer-Heaven Must Have Sent You
48-Donna Summer-With Your Love
49-Giorgio Moroder-From Here To Eternity
50-Donna Summer-I Feel Love
51-Gloria Gaynor-How High The Moon
52-Ripple-The Beat Goes On
53-The O'Jays-I Love Music

venerdì 6 dicembre 2019

Delegation – The Promise Of Love (1977)



Alzino la mano quelli che non conoscono questo gruppo, che con i loro brani hanno e continuano ad allietare le nostre serate danzanti. Quello che forse non tutti sanno e’ che questo gruppo non e’ americano bensi’ inglese di Birmingham. Ricky Bailey, Ray Patterson, Len Coley sono i membri della formazione originale che esordisce nel 1977 con il singolo “Where Is The Love (We Used to Know)" che si piazza al 22 posto nella classifica dei singoli del Regno Unito e fa da apripista al loro primo album “The Promise Of Love” uscito lo stesso anno su etichetta Shadybrook che sono lieto di presentarvi oggi.

giovedì 5 dicembre 2019

Missa Disco (1979)



Anche questo e’ un progetto da studio realizzato da uno svizzero, Henri-Michel Raschle produttore ed autore delle musiche di questo singolare album pubblicato su etichetta Ariola che rivisita in versione disco alcuni temi della celebrazione della Santa Messa cristiana. Per quanto possa apparire poco sensibile nei confronti dei credenti questo album e’ ben strutturato nelle orchestrazioni ed interessante nelle parti vocali.

mercoledì 4 dicembre 2019

Tempest Trio (1979)



Progetto da studio della TK Records con all’attivo questo unico album del 1979, pubblicato su etichetta Marlin, prodotto ed arrangiato dalla collaborazione di due “mostri sacri” del calibro di Dennis Coffey e Mike Theodore (... e scusate se e’ poco). L’album, in tutte le sue cinque tracce denota l’imprinting dei due produttori: introduzione da pathos, enfatici crescendo, linee di basso strabordanti e le classiche voci corali femminili pronte ad accompagnaci in una tempesta di suoni “cosmici”. Un LP che non ha avuto il successo planetario di tanti altri firmati da i due maestri che merita un religioso ascolto dalla prima all’ultima traccia.

martedì 3 dicembre 2019

Quick – Fascinating Rhythm (1982)


Nel 1982, anno di pubblicazione di questo album, l’era disco era ormai giunta al capolinea cio’ nonostante i club continuavano ad avere successo ed in particolare nel vecchio continente non si e’ mai placata la voglia di ballare. I Quick sono stati un duo dance pop inglese (esiste anche un gruppo americano che porta il loro nome) formato dal vocalist Colin "Col" Campsie e dal bassista tastierista George McFarlane. Si incontrarono in California nel 1978 ed iniziarono a lavorare insieme quando rientrarono in Inghilterrra. Nel 1981 usci’ il loro primo album “On the Uptake " ma fu il lavoro pubblicato l’anno successivo a consacrarli alla ribalta internazionale con il successo dei brani “Zulu” e “Rhytm of the Jungle”.

lunedì 2 dicembre 2019

Roberta Kelly – Troble Maker (1976)



Roberta Kelly, cantante americana di Los Angeles che deve la sua fortuna all’incontro con Giorgio Moroder che nel 1975 produce il suo primo album ”This Is Roberta Kelly” lavoro che unisce gospel e soul-disco. L’anno successivo le contaminazioni disco prendono il sopravvento con l’album “Trouble Maker” inciso su etichetta Oasis il cui singolo si piazza nel dicembre del 1976 al primo posto della Billboard Dance Club Chart, rimanendoci per due settimane.

domenica 1 dicembre 2019

Frisky (1979)



Frisky e’ il progetto disco firmato da Jesse Boyce (basso e tastiere) e Moses Dillard (chitarra e percussioni) nonche’ autori delle musiche e dei testi. I due figuravano glia nelle formazioni di Constellation Orchestra e di Saturday Night Band. In questo album, che rimarra’ l’unico lavoro con questo pseudonimo, si avvalsero di un background vocale grazie alle voci di Barbara South, Joy Cannon, ma soprattutto di Lorraine Johnson e Wendell Morrison. Inciso su etichetta Vanguard e’ un album che tutto sommato puo’ aspirare alla sufficienza, ma che difficilmente avrei acquistato visto che gli unici due brani apprezzabili si potevano trovare a minor costo nella versione a 12 pollici.