mercoledì 29 aprile 2020

Andrea True Connection – More, More, More (1976)



Il “mondo-disco” accolse tra le sue braccia personaggi provenienti da tutti i piu’ svariati settori dello “show business”. A brillare sotto i riflettori di questo strano genere si potevano vedere modelli, modelle, dj, disegnatori, attori, attrici e ... pornostar. Andrea Truden in arte Andrea True Connection in fatti proveniva dal quel settore cinematografico cosidetto “a luci rosse”. Andrea dopo qualche ruolo secondario come comparsa venne reclutata nel circuito di film per adulti dove ottenne una certa notorieta’. Amante della musica, scriveva testi e cullava la speranza di poter realizzare un suo disco. L’occasione si presento’ quando in Giamaica, dove si trovava per girare uno spot televisivo, scoppiarono rivolte di carattere politico che costrinsero il governo a dichiarare lo stato d’emergenza. Con il timore di vedere andare in fumo i guadagni realizzati contatto’ il produttore amico Gregg Diamond il quale la raggiunse portando con se’ un registratore multitraccia. Approfittando della sosta forzata, pur non avendola mai sentita cantare, incisero alcune canzoni. Il nastro fu mandato a Tom Moulton affinche’ lo remixasse. Qualche mese dopo, sul finire del 1975 usci’ il 45 giri “More, More, More” che arrivo’ al #2 della Billboard Dance Chart e fece da trampolino di lancio per l’album pubblicato su etichetta Buddah Records ad inizio 1976. L’impronta della sapiente mano di Diamond in questo album e’ tangibile, come tutte le sue produzioni abbiamo a che fare con arrangiamenti di “Serie A” ed in questo caso anche di sperimentazioni geniali come l’idea di sovrapporre il suono della tromba a quello di un sax alto ottenendo un effetto piu’ acuto ed incisivo. Un piccolo capolavoro che merita un posto in primo piano in una collezione degna di essere chiamata tale.

1 commento:

Anonimo ha detto...

https://mega.nz/file/VnxHRRwa#dGqCMtFIUB5ESZ82GQ5AnyplG7mBt5HkN3C2VTZmvPY