mercoledì 15 gennaio 2020

Grace Jones – Portfolio (1977)



Dotata d’un “cuore antiproiettile”, affamata di “celebrità”, “schiava del ritmo”, “musa”: basterebbero i titoli di alcuni suoi album per definire il personaggio di Grace Jones. Pantera nera emersa con prepotenza nella scena disco di fine anni Settanta, s’è tramutata con talento e astuzia in artista a tutto tondo, provocatrice consumata, amante dei travestimenti e dell’eccesso. Viene dalla Giamaica, dov’è nata nel 1952, ma è cittadina nel mondo, ché ha cavalcato mode e modi londinesi e newyorchesi con destrezza fino a metà anni Ottanta, quando altre muse e altre pantere, nere e non, affamate di celebrità cercano di rubarle la scena e lei si pone un nuovo obiettivo: il cinema.
Emigrata negli Stati Uniti, studia teatro, frequenta i club di Philadelphia e le sfilate di New York. Nel 1977 strappa un contratto discografico alla Island e nel giro di pochi anni ammalia i fan della disco con alcuni singoli stilosissimi (“Love Is A Drug”, Door Die”, “I Need A Man”) e una presenza fisica quasi aliena, muscoli scultorei e capelli corti e squadrati.

1 commento:

Anonimo ha detto...

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