martedì 7 gennaio 2020

Van McCoy – Disco Baby (1975)



Van (Allen) McCoy fu il Chubby Checker della disco. Checker aveva fatto uscire il twist dagli angusti confini dei Peppermint Lounge di New York, rendendolo popolare con una canzone degli anni Sessanta che innescò una vera mania per quel ballo. McCoy fece la stessa cosa con l'hustle, contribuendo a lanciare la febbre disco che imperversò durante gli anni Settanta.
Nel gennaio 1975, mentre stava dando gli ultimi ritocchi a una decina di canzoni che gli servivano per un nuovo album di musica pop, che il suo amico deejay David Todd, gli parlò di un nuovo ballo che si stava diffondendo tra i ragazzi latini dei South Bronx. Todd raccomandò a McCoy di andare la sera stessa alla discoteca Adam’s Apple, nell'East Side di New York, per rendersi conto di persona del fenomeno. McCoy, impegnato a finire gli arrangiamenti dell'album, ci mandò Charlie Kipps, suo partner nella produzione. Ciò che Kipps vide all'Adam's Apple erano ragazzi che ballavano eseguendo passi regolati da una coreografia precisa e predeterminata. Van, mentre ancora assisteva alla dimostrazione, già progettava una melodia ad boc, con tanto di arrangiamento. Fu così che un’undicesima canzone fu scritta per quell'album di imminente pubblicazione e non appena un dirigente della AVCO Records ascoltò Il brano scoppiettante che fondeva in modo irresistibile beat latino, rhythm & blues e il seducente invito "Do it, do the hustle?, decise di pubblicarlo istantaneamente come singolo. The Hustle arrivò subito al primo posto della classifica e contribuì in modo decisivo a trasformare la disco da passatempo del sabato sera in filosofia di vita degli anni Settanta.

1 commento:

Anonimo ha detto...

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