giovedì 13 febbraio 2020
Voyage (1977)
Cosi’ come nessuno puo’ mettere in discussione il fatto che la disco music sia nata negli Stati Uniti, altrettanto posso affermare che e’ stata l’Europa ad espanderne il repertorio ed arricchirla di sonorita’, idee, freschezza attingendo da quel patrimonio di centinaia di anni di cultura musicale pop. E’ il caso del secondo gruppo francese (il primo era stato gli Space) ad irrompere prepotentemente sulle scene del panorama mondiale i Voyage. Assemblati in pochissimo tempo dal batterista Pierre-Alain Dahan (dopo aver lasciato gli Space) trovo’ in Marc Chantereau (tastiere), Sauveur Mallia (basso), Slim Pezin (chitarra) i nuovi partners per questa nuova avventura musicale, che ebbe la genialita’ espressiva di attingere sonorita’ e ritmiche da ogni parte del mondo.
Il loro primo album, che raggiunse il #1 nelle Dance Chart di Billboard vendendo svariati milioni di copie, non e’ solo un Lp ma un vero e proprio “viaggio”. Concepito come una long-tracks in cui ogni brano si incastra in quello successivo ci porta a fare il giro del mondo pur restando fermi in pista, non a caso io spesso lo impiegavo nelle “feste private” facendolo scorrere per tutta la lunghezza della facciata.
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