giovedì 30 gennaio 2020
Ohio Players - Skin Tigh (1974)
Dayton, Ohio, non sarebbe passata alla storia della musica se, negli anni Cinquanta, non avesse accolto una scena vivace di musicisti da cui provenivano molti gruppi sconosciuti e una sola formazione di rilievo: gli Ohio Players. Sarebbero diventati famosi a metà degli anni Settanta grazie al loro funk orecchiabile, ballabile e suonato con impeccabile maestria, ma pochi sanno che la storia delle loro origini è travagliata da continui scioglimenti e insuccessi. Nata nel 1959 come Ohio Untouchables, la formazione era guidata allora dal cantante e chitarrista Robert Ward. Quando, dopo un solo singolo, Ward se n’era andato per conseguire la carriera solista, la band s’era in pratica sciolta. Era stata ricostituita dal trombettista Pee Wee Middlebrooks e dal bassista Marshall “Rock” Jones e, nel 1967, aveva assunto il nuovo nome Ohio Players. Le parti vocali sarebbero poi state assunte da Leroy “Sugarfoot” Bonner. Il primo singolo del gruppo fu “Trespassin’”, del 1968, ma né quello, né il successivo “It’s A Cryin’ Shame” impressionarono il pubblico. Dopo un solo album per la Capitol, “Observations In Time”, il gruppo si sciolse nuovamente, ma solo per rinascere con nuovi membri e un nuovo sound, questa volta fortemente influenzato dal funk di Sly Stone. La storia riparte da qui. Dal ’71 al ‘74 il gruppo incide alcuni singoli azzeccati tra cui “Pain” e “Funky Worm”, ma è solo col passaggio alla più potente casa discografica Mercury, e con nuovi cambiamenti nella formazione, che gli Ohio Players fanno boom. Accompagnati da copertine molto sensuali, che diventano una sorta di marchio di fabbrica della band, e lanciati da singoli come “Jive Turkey”, “Fire”, “I Want To Be Free” e “Love Rollercoaster” (un capolavoro, quest’ultimo, accompagnato da una copertina supersexy e contestata),
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